
martedì 27 marzo 2007
un anno fa
h: 7:00
Mi sveglio in una casa che non è più la mia da qualche mese. Mi sveglio in una camera che non è mai stata la mia, ma dove passavo le nottate a chiacchierare.
Vado in cucina e mi faccio il caffè. Guardo dalla finestra mentre bevo quella brodaglia che non riesco mai a far somigliare nemmeno lontanamente a qualcosa che si possa definire caffè.
Fuori tutto sembra sempre dormire. Il giardino è così tranquillo…
Vado in bagno, quello che considero ancora il mio bagno. Mi infilo sotto la doccia… è tutto come sempre, tranne che non abito più lì, tranne che oggi è il grande giorno.
Mi lavo, mi asciugo, mi vesto, mi trucco, prendo la mia roba ed esco.
h: 8:30
Giro per la facoltà deserta. Il mio relatore non è ancora arrivato. Al 38 di Via Zamboni ci siamo solo io e le donne delle pulizie.
Decido di andarmi a prendere un caffè. Esco dalla facoltà, perché non sono mai riuscita a capire dove fosse la macchinetta a filosofia. Vado al bar.
h: 9:00
Sono di nuovo in facoltà. Il prof. non si è ancora fatto vedere. Eppure era stato lui a dirmi di andare verso le 8/8:30 per concordare le domande da farmi…
Vago per i cinque piani della facoltà. Mi affaccio all’ufficio del mio correlatore, nonché presidente di commissione; quello che odia le donne, quello che durante l’esame di filosofia morale non mi ha mai ascoltato, ma che alla fine mi ha dato 28.
Gli dò il buongiorno e chiedo se sa se il mio relatore è arrivato. Lui non sa nemmeno di essere il mio correlatore, non sa che quella che ha appoggiata sulla sua scrivania è la mia tesi.
Niente! Del prof. nessuna traccia!
Non sarà rimasto bloccato di nuovo negli States?!
Ma no! Dai! La sfiga è finita Betty! Troppi ostacoli per questa laurea… oggi è il giorno buono. Don’t worry, be happy!
Nel frattempo i laureandi sono cominciati ad arrivare. Io sono sola come un cane: ho detto ai miei amici e alle mie coinquiline di venire con calma, perché tanto sono l’ultima della mattinata.
Chiamo i miei. Sono passati a prendere i miei zii e mio nonno e sono sempre lontani.
Chiamo il boy. Anche lui per strada con i miei amici.
h: 9:30
Le lauree sono iniziate. Il prof. non si è visto.
Telefono a E.: “Ti prego vieni qui in facoltà, che mi sento una sfigata!”
C’è un sacco di gente con amici e parenti ed io sola come una scema. Mi annoio, Non sono agitata. Non lo sono mai stata per gli esami… perché dovrei esserlo per la laurea? Per gli esami ho sempre pensato che il peggio che mi poteva succedere era essere buttata fuori e ripetere l’esame… la discussione della tesi lo sanno tutti che è una farsa, ergo, a maggior ragione, sono tranquillissima.
Solo una punta di giramento di palle, perché in commissione c’è anche il mio vecchio relatore (quello che non ha mai letto la mia tesi e che non mi ha fatto laureare a novembre, facendomi pure ritirare la domanda di laurea. – Fai la fila per portare la domanda di laurea e tutti i documenti del caso. Fai la fila per andare a ritirare la domanda di laurea e firmare un foglio dove dichiari che non ti laurei più in quella sessione. Rifai la fila per ripresentare la domanda di laurea, sperando che questa sia la volta buona…-)
Nel frattempo vedo sfrecciare il mio relatore in super ritardo ed entrare in aula.
h: 10:00
Arriva E. Sembra più agitata lei di me… non sembra: lo è.
Usciamo. Ci andiamo a prendere un caffè al bar.
Che palle! Ho sempre odiato aspettare! Per questo agli esami mi iscrivevo sempre tra i primi dieci.
Una volta, per un esame il cui ordine di appello era stato deciso dalla prof., un po’ ho aspettato, poi mi sono stufata, sono entrata tra uno studente e l’altro e mi sono fatta convalidare il 25 dello scritto, senza fare l’orale.
h: 10:30
Torniamo in facoltà. Non c’è un cavolo da fare. Solo da aspettare.
h: 11:00
Arriva il boy con S., E. e P.
Il boy è agitatissimo! Menomale che non si deve laureare lui!
h: 11:15
Arrivano i miei parenti.
Dopo poco, a scaglioni, tutti gli altri amici e le mie coinquiline (tranne una, di cui poi scoprirò il perché dell’assenza).
Mia madre sembra nevrotica, a mia zia le è presa la pisciarella. Mio padre sembra ebete (le foto mi daranno ragione) dalla felicità. A mio nonno si legge chiaro l’orgoglio negli occhi. Eppure è strano! Sono l’ultima in famiglia a laurearmi (considerando che mio nonno è stato il primo e tutti lo hanno seguito a ruota)… eppure la mia famiglia è agitata come se dovesi andare a combattere la guerra in Iraq.
h: 12:00
Mi chiamano.
Mio nonno mi accompagna a braccetto dentro l’aula. Il mio vecchio relatore si alza e se ne va. Lo ignoro.
Io seduta. Di fronte a me il mio relatore e altri quattro professori. Dietro di me tutti i miei parenti ed amici.
Si alzi il sipario! Che lo show abbia inizio!
Il mio relatore mi introduce brevemente e mi lascia subito la parola. Io parto a raffica, sono troppo sicura di me. Dietro tanti bisbigli (più tardi scoprirò che era mia madre che mi suggeriva, il boy che le diceva di stare zitta e mio padre che diceva a tutti che non mi tremava nemmeno la voce… insomma hanno fatto un gran bordello! Sempre i soliti!)
h: 12:40
Ho appena finito di esporre la mia tesi. Mi alzo e tutti usciamo dall’aula.
Tempo 5 minuti mi richiamano dentro e mi proclamano.
DOTTORESSA IN FILOSOFIA
Parte un applauso da mio nonno e tutti lo seguono, professori compresi. Stringo la mano e ringrazio i prof. e me ne vado.
Esco dall’aula e mi viene messa in testa una corona d’alloro. I miei amici intonano “Dottore! Dottore! Dottore nel buco del cul…”
E questa fu la mia mattinata di un anno fa…
Il pranzo, il pomeriggio, la sera, la festa… la racconterò in un altro post… forse… Per adesso ho scritto veramente tanto e sarà un miracolo che qualcuno arrivi a leggere fino a quaggiù.
PS: …ma non siete curiosi di sapere perché una delle mie coinquiline non venne???
OK! OK! Ve lo dico!
Scoprii il giorno dopo che, proprio quella mattina, si accorse che aveva un regalino nel pancino… Quel regalino adesso è una bella femminuccia! 

domenica 25 marzo 2007
Lasciamo perdere...
Or bene! Vediamo di aggiornare un po'...
La verità è che la concomitanza ciclo-cambiodell'ora mi ha proprio buttato via. In più non so quali orologi di casa siano stati rimessi e quali no... mmm... il pc si rimette da solo???
Sono in uno stato cerebrale semivegetativo e il pensiero che la settimana riparta di nuovo da capo mi ammazza dentro.
Serata negativa, vedo tutto nero e stancante... meglio che rimandi l'aggiornamento del blog ad un altro giorno... CHE E' MEGLIO! (come diceva Quattrocchi)
martedì 20 marzo 2007
patate saporite
Mia madre quando va al supermercato non fa la spesa: mia madre cerca. Si può dunque dire che mia madre sia una ricercatrice (proprio stamattina le ho consigliato di richiedere l’assegno di ricerca). Difatti, quando va a fare la spesa, cerca ceca e non trova mai niente.
Questa volta l’oggetto della ricerca erano le patate saporite. Mia madre ci va pazza. Spero non sia perché si identifica con l’icona che la McCann-Erickson ha ideato per 4 salti in padella, o perché si considera una donna in carriera e, quindi, scusata nel comprare cibi precotti.
Comunque sia anche questa il problema non si pone. Le patate non sono state trovate (chissà se mia madre pensa che si siano ben nascoste nel reparto surgelati per farle un dispetto…).

venerdì 16 marzo 2007
giovedì 15 marzo 2007
martedì 13 marzo 2007
secondo voi
No dico…ma voi lo avete mai visto SECONDO VOI?
Dai! Quel programma su Italia 1 con Paolo Del Debbio!!!

Ecco sì! Proprio lui! Quello che sproloquia su tutto parandosi dietro al fatto di essere un opinionista…
Opinionista????
Ma stiamo scherzando veramente???
Ditemelo subito come si diventa opinionisti, che così ci vado anche io a tirar cazzate in tv…tanto…una più una meno…mica fa differenza!
Ma secondo voi è possibile una roba del genere???
lunedì 12 marzo 2007
schiava dei sogni
mmmm… Si parte proprio male!
Lunedì mattina. Mi sveglio in un bagno di sudore. Ho fatto sogni che superano di gran lunga i trip che ti puoi fare con gli acidi.
Mi gireranno i coglioni ancora fino a quando non andrò a dormire stasera…
No, ma complimenti! Buon inizio settimana Betty!
domenica 11 marzo 2007
venerdì 9 marzo 2007
libri
Oggi ho finito un altro libro. Come rovinarsi un week end!
Eh sì, perché io me la porto dietro per giorni la tristezza che mi prende quando arrivo all’ultima pagina di una storia.
Sono andata a riporre il libro appena terminato e mi sono bloccata di fronte alle mie due librerie, una piena e l’altra con poco spazio rimato. Mi sono resa conto di quanto ho letto. Guardo i miei libri con orgoglio e non mi capacito di quanto sia riuscita a leggere.
Mi avvicino. Guardo i titoli. Di alcuni libri mi ricordo pochissimo, della maggior parte mi ricordo tutto.
Per scelta non ci sono i testi del liceo nelle mie due librerie; mi accorgo che mancano altri libri: quelli di quando ero bambina. Babar, Piccolo Blu e Piccolo Giallo…quelli sono custoditi da un’altra parte.
Guardo le mie due librerie, gurado i libri sistemati con un ordine che non c’è, guardo i libri che sono da un’altra parte e i libri che andranno a fare compagnia agli altri.
Guardo i libri che verranno e quelli che sono già stati, e mi rendo conto che nella mia breve vita ho letto veramente tanto…e la consapevolezza che non basta una vita per leggere tutti i libri che sono stati scritti.
lunedì 5 marzo 2007
Mi è stato chiesto come sto. Se sono felice. Se sono soddisfatta.
Alla prima domanda ho risposto solamente “stanca”.
…Alle altre non so rispondere…
La verità è che non ero più abituata a certi ritmi (non ci sono mai stata abituata in realtà).
Ho iniziato a seguire le lezioni e ho ripreso a studiare.
…L’ultimo esame dato risale al settembre del 2005… capite da soli come sto messa???!!!
Vado a lezione dal lunedì al giovedì, il venerdì mi serve per riprendermi e il sabato e la domenica le dedico al boy. Come ho un momento libero studio…anche se non ho le prestazioni di una volta.
In tutto ciò, c’è di positivo che non penso! Non ne ho il tempo materiale!...e mica si vive male così!
Certo! I miei post ne risentono un po’, ma chi me lo fa fare di lasciare questa mia condizione di Velina (l’unica differenza è che quella balletta e io studio) e tornare alle mie maratone di pensieri???!!!
Per adesso va decisamente bene così!!!
Mi scuso se i miei post fanno molto schifo (invece di un po’ schifo) in questo periodo, ma per me, tutto sommato, è un bene. Devo dare un po’ di ferie ai miei criceti! (non si sa mai che mi vedo arrivare il sindacalista dei criceti)
Per quanto riguarda voi…mica siete obbligati a leggermi!
Le parole che mi piacciono:
Liquirizia Adone
Laico Porpora
Trascendente Ipodermia Psicolabile
Idolatra
Galeone Perturbante Archetipo
Cacofonico Bioetica
domenica 4 marzo 2007
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