Questo blog si chiama Philosophia, ma in realtà, ho trattato dell'argomento solo in 2 o 3 post...
L'atro giorno, mentre andavo a lezione, ho visto un ragazzino che avrà avuto 16 anni... e mi ha ricordato un attore: Elio Giordano.
Mi è venuto in mente quel pomeriggio, a Bologna, quando, svoltando l'angolo di casa per andare a lezione, me lo ritrovai davanti insieme a Silvio Muccino.
In realtà stavano girando un film nella mia strada e, anche se loro non vi partecipavano, erano venuti a dare un'occhiata. (Il film in questione, tanto per la cronaca, era Lavorare con lentezza)
Da qui sono partiti mille pensieri e altrettanti ricordi... fino ad arrivare agli esami dati a Bologna.
Li ricordo tutti, dal primo all'ultimo; alcuni, addirittura, li ho in testa come se li avessi dati ieri... come se li dovessi dare domani.
In particolare uno: filosofia della religione.
Era un monografico su Kierkegaard. Mai filosofo mi ha fatto tanta pena come il povero Soren...
Già che da uno che di cognome fa CIMITERO... non è che possiamo aspettarci un gran che...
Ho sempre avvertito, scorrendo le pagine, il suo dolore, la sua frustrazione, la sua solitudine: decisamente un gran depresso!
Studiando la sua vita, non si può fare a meno di compatirlo: il poveretto, da piccolo, è stato educato dal padre... e che padre!
Michael Kierkegaard era un uomo molto religioso, apparteneva Chiesa dei Fratelli Moravi, un distaccamento dei pietisti. Egli pensava che Dio comunicasse con gli uomini attraverso dei segni.
Penso che anche questo abbia contribuito un bel po' sulle stranezze del piccolo e grande Soren...
Fatto sta che il padre, da bambino, lo obbligava a girare in tondo per la stanza, facendo finta di essere all'aria aperta e dovendo descrivere i paesaggi che vedeva. Questo doveva servire per stimolare e ampliare la fantasia... Mah!
Da un padre così, e dagli studi di teologia fatti, il grande filosofo danese non poteva che venir fuori così!
Lasciò la fidanzata, Regina Olsen, perchè si ricordò improvvisamente di essere già imegnato: con Dio!
Il rimorso per averla lasciata non lo abbandonò mai in tutta la sua vita. Temeva di averla ferita, di averla sporcata, di averla delusa... In realtà Regina, dopo 11 mesi dalla rottura con Soren, si sposò con tale Friedrich Schlegel (non ho mai saputo se costui fosse parente di Schlegel in romantico.).
Credo che quella di Kierkegaard sia la vita più affiscinante tra quella di tutti i filosofi. Decisamente, se non gli fossero successe certe cose, non avrebbe potuto partorire certe idee. Quale libro può spiegare meglio il rapporto padre figlio di Timore e tremore?!
Ah! Bei tempi quelli di questo esame!!!