venerdì 29 febbraio 2008

vaneggiamenti in una notte fantasma

Non so che fare e mi metto a gironzolare per blog... anche se forse era meglio se mi dedicavo alla lettura dei racconti di Calvino...
Spazio per i vari blog di Splinder; i proprietari variano di sesso, di età, di esperienze, come è normale che sia.
Odio i blog delle ragazzine che scrivono tutto in essemmessese... Ma non lo insegnano più l'italiano a scuola??? Cos'è? Devi risparmiare spazio perchè paghi a parola come per i telegrammi???
Mi piace leggere gente che scrive per il gusto di farlo. Anche io sono un po' così (oltre al blog tengo un quaderno dove scarabocchio tantissimo).
Leggendo in qua e là ti rendi conto di quanto non sei del tutto diverso dagli altri (mettetevi l'animo in pace: C'E' UN PO' DI BETTY IN TUTTI VOI!), di come sia possibile che la stessa cosa che è accaduta a te è successa anche ad altre mille persone... che sembra scontato, ma uno non ci pensa mai.

Forse mi sono messa a scrivere questo post solo per trovare una scusa per accendere l'ennesima sigaretta... o forse solo perchè avevo voglia di buttar giù due cazzate.

Il Sanremo come procede???
Le campagne elettorali???
I due fratelli di Gravina sono stati uccisi o è stato un incidente???
E la Franzoni che fine ha fatto??? Non le avevano dato 30 anni???

Se accendi la tv e ti metti a guardare il telegiornale le reazioni possibili sono due:
1- Ti metti a piangere e non finisci più
2- Tiri fuori tutto il tuo cinismo e ti fai anche due risate

Ma che il mondo sta andando a rotoli non se ne accorge nessuno???

E poi: perchè la natura ha creato un animale che la sta distruggendo???

Altro vaneggiamento: la relatività... è una cosa che mi ha sempre dato molto da pensare. La relatività delle cose, dei colori, della realtà (teoria ancora da perfezionare... la esporrò in futuro).

Questa notte poi è strana: esiste solo una volta ogni 4 anni.
Il 29 febbraio è un po' un giorno che non c'è, un giorno fantasma... anche se in realtà è un giorno come un altro. Per 3 anni si chiama 1 marzo, e per un anno si chiama 29 febbraio... Questione di nomi.

Accendo un'altra sigaretta. Non vado nemmeno a rileggere ciò che ho scritto, tanto so che niente di ciò che ho buttato giù ha senso.

3 commenti:

  1. Ha molto senso, invece.

    L'Italiano lo insgnano nelle scuole, eccome. Non solo alla Normale, ovviamente (ma è lì che finirò tra qualche tempo e non vedo l'ora).

    Gironzolare tra blog è un fatto noioso, a meno che non ci sia da prender in giro gente di sorta: allora, be', smette di essere deprimente e diveta una pacchia.

    La gente che scrive blog è, solitamente, gente che non ha niente da fare. Un po'come me, va XD

    Non guardo la televisione. Mi sembra inutile ed insensato. Preferisco uscire di casa al mattino per andare a scuola e comprare un giornale - sentire l'odore della carta appena sfornata.

    Il mondo va a rotoli ma who cares?

    I really don't e questo fa di me un artista.

    Il fatto che a te importi fa di te una persona sensibile, il che è commovente, credo. O avvilente, per te.

    Ad ogni modo, le persone cominciano col loro nome e finiscono col loro nome nel buio (S. Benni).

    Che dio abbia in gloria Calvino, che io torno da Lucentini.

    E fuma di meno XDD

    S.

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  2. avevo una compagna alle elementari che era nata il 29 febbraio (l'80 era bisestile) pensa che culo...compiva gli anni ogni 4 anni :oP

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  3. ...questione di nomi, vero!! Ma non so perché continua ad affascinarmi. Mi domando sempre come funzioni essere nato quel giorno, o festeggiarvi un anniversario.


    Buh! Una delle cose bizzarre a cui penso spesso.


    bacino,

    ty

    PS: poi se ci ripenso, il 29 febbraio... per me è un mese al compleanno di fa, eheh!

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