martedì 2 dicembre 2008

mongolfiera

Faccio un'altra pausa paglia perchè il cervello mi scoppia. Non ho più quell'elasticità mentale che mi permetteva di scomporre, capire e fare mio il concetto al volo. O forse mi sono solo particolarmente impigrita. Non è proprio il periodo giusto per essere pigri: ho una tesi da scrivere e non so da che parte rifarmi.


Chiudo gli occhi e mi immagino di essere su una mongolfiera, cullata e sorretta dalle correnti dei venti.



Vedere il mondo da lassù forse è un po' come guardarlo dal satellite di google map...


Sicuramente con google non scappi... con una mongolfiera è già più facile!


Scappare!!!


E' la cosa che mi è sempre riuscita meglio cazzo!


E' da un po' che non lo faccio... diversi anni... Ho preso questa malsana abitudine di rimboccarmi le maniche e risolvere le cose...


Che sia arrivato il momento di scappare di nuovo???

2 commenti:

  1. Scappare non solo è vile, ma anche molto dispendioso in termini energetici.

    Fingersi morti spesso funziona. Certo, se non funziona, la finzione rischia di divenire realtà.

    Nascondersi per un po', rganizzarsi, armarsi e poi affrontare il nemico/inseguitore: questo è ciò che andrebbe fatto.

    Almeno questo è quello che imparato da un'infanzia davanti a telefilm degli anni '80 tipo A-team e McGyver.

    E se non stessimo scappando, ma inseguendo noi qualcosa?

    Bah!

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  2. ma cos'è che ti opprime, se è lecito sapere?

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